All’inizio di ogni nuovo anno il capo di un’azienda deve decidere quanto budget destinare a ciascuno dei settori che la compongono. Per agevolare il suo lavoro i dipendenti più in alto nella gerarchia aziendale devono fare una stima di quello che andranno a spendere e pensare a un possibile preventivo con cifre ben calcolate e motivate. Nel Digital Marketing ci sono diversi strumenti che ti mettono in condizione di poter misurare il tuo operato e richiedere così la giusta cifra per le tue operazioni annuali. In particolare in questo articolo parliamo di web Analytics.
Nel mondo d’oggi dove le competenze del mondo Digital sono sempre più verticalizzate ed in continua evoluzione, diventa spesso necessario delegare all’esterno alcuni aspetti del business come la visibilità online (SEO, SEA, Social Media, Emailing, ecc.) o l’aumento delle conversioni dal sito e-commerce. Tuttavia c’è una cosa che non si può delegare: il controllo della resa e, di conseguenza, degli investimenti aziendali.
@agostini_ale, esperto di SEO, definisce quella che chiameremo “regola delle 3 D”: Digital = Decidi in base ai Dati. Per spiegare l’importanza di questo concetto, racconta la storia di Luca:
“Durante la presentazione di un’offerta di gara, il nuovo direttore generale chiese al responsabile marketing Luca, in azienda da 8 anni, di vedere come avesse definito i modelli di attribuzione analitici tra i vari canali SEM, Emailing e Social Media. Il capo voleva sapere (giustamente) quale dei 3 media avesse più contribuito alle conversione di utenti in clienti ed in quale ordine. Domanda più che lecita visto l’investimento di 450.000 € in Digital Marketing solo nella fase di lancio del progetto. Peccato che Luca fosse un “markettaro” vecchio stile abituato a radio e tv e non seppe rispondere alla domanda. Il capo in questo modo capì che Luca in realtà non misurava la resa di alcun canale. Dopo un mese finalmente arrivò l’esito degli investimenti ma il mittente non era più Luca.”
Studiare le web Analytics significa studiare il comportamento dei visitatori di un determinato sito e ciò avviene attraverso la misurazione, la collezione, l’analisi e il report dei dati. Ci troviamo nell’era del performance marketing e delle aziende data driven, ovvero quelle aziende che sapendo leggere con attenzione i dati online hanno una marcia in più anche per quanto riguarda il mondo offline. Come prima cosa bisogna fissare gli obiettivi da raggiungere, e poi misurare la loro performance (KPI, key performance indicator).
Google Analytics
Non temere se non sai da dove iniziare, per controllare la resa dei tuoi investimenti in realtà basta uno dei più famosi e utili web analytics tool in circolazione: Google Analytics. Consiste sostanzialmente in un pannello di controllo che ci può dire cosa sta succedendo intorno al nostro sito internet e le azioni che vengono fatte su di esso. Combinato con Google Ads, che permette di programmare gli annunci online e sarà lo strumento perfetto per una buona strategia. In particolare, impostando un intervallo di date, è possibile, tra le mille funzionalità possibili, sapere:
- quanti visitatori ha avuto il tuo sito
- quanti visitatori lo hanno abbandonato subito
- quanti di questi sono di ritorno
- quali pagine vengono visitate e per quanto tempo
- da dove arrivano gli utenti (se da siti referenti, motori di ricerca o social)
- da quale regione geografica si sono collegati
- quali frasi di ricerca hanno utilizzato per trovare il tuo sito
- quante sono le specifiche conversioni e dunque quanto ROI ha fruttato una particolare campagna pubblicitaria su Google Ads o sui social media (come acquisti portati a termine o iscrizioni a un form)
Queste analisi associate a report periodici sono davvero importanti, i tuoi investimenti online si valutano proprio così: numeri, tanti numeri! Valuta i tuoi obiettivi, dunque il tuo budget, in base ai dati concreti e non alle parole. Vale la pena davvero spendere tempo e budget calcolato bene.